Daniela Di Marco | Web designer, Website, UI/UX Caltanissetta Daniela Di Marco | Web designer, Website, UI/UX Caltanissetta
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hash
tag

Hashtag &
Social media marketing
Daniela Di Marco
Web designer

Hashtag&
Marke_
ting.

Argomenti

  • Hashtag
  • Social media marketing
  • Brand reputation
  • Pubblicità
  • Marketing
  • Social network
  • Parole chiave

Hashtag:
la sua storia _
in breve.

Già da diverso tempo la comunicazione sui Social Network si è arricchita di uno strumento molto prezioso nell’ambito del marketing: l’Hashtag.
Sono così popolari che ormai il suo concetto è entrato anche nel linguaggio parlato, soprattutto tra i giovani. Nel 2014, infatti, è stata aggiunta una voce apposita nell’Oxford English Dictionary.
Il termine nasce dall’unione di 2 vocaboli inglesi: “Hash”, vale a dire “cancelletto”(#) e “tag”, cioè “etichetta”. È utilizzato soprattutto sui social network per raggruppare tutti i contenuti che contengono la stessa parola chiave preceduta dal famigerato cancelletto, e ha la funzione di facilitare la ricerca sul web.

Hash_
Tag

Come funziona?

Un hashtag è una parola o una frase preceduta dal simbolo #. Quando si pubblica un contenuto, inserendo nel post un elemento costituito dal carattere “cancelletto” (#) seguito (senza alcuna spaziatura) dall’argomento del quale principalmente si parla in quel contributo, si rende immediatamente disponibile il nostro intervento a chi, digitando nella stringa di ricerca del Social Network quell’hashtag (o cliccando direttamente da un post), mostri interesse.
In poche parole, è usato sui social network per indicare l’argomento di un post o di una discussione.
Il vantaggio principale è l’immediatezza: con una sola parola siamo in grado di sintetizzare l’argomento di cui stiamo parlando, coinvolgendo in tempo reale più interlocutori nella nostra conversazione.

Hashtag & Marketing:
come usarli.

Vediamo ora come l’hashtag possa effettivamente aiutare il nostro business.
La loro funzione di raggruppare e indicizzare i contenuti con una determinata parola chiave, facilita il processo di SEO che sta alla base della promozione sul web.
Nell’era in cui gli utenti del web sono fondamentali per la creazione della brand reputation, gli hashtag hanno un ruolo cruciale nelle strategie di social media marketing: migliorano la visibilità, aiutano nell’analisi della percezione del brand e favoriscono la fidelizzazione dei clienti.
Il corretto utilizzo o addirittura la creazione di un hashtag di grande interesse ci aiuta a incrementare la nostra popolarità, proprio perché abbiamo la possibilità di portare all’attenzione del pubblico interessato al tipo di prodotto (o servizio) che commercializziamo i contenuti che pubblichiamo, anche laddove l’utente non conosca direttamente il nostro esercizio, marchio o pagina.
Non sfuggirà quanto sia importante la scelta dell’hashtag più adatto a raggiungere il bacino di utenza di nostro interesse, pertanto è consigliabile spendere del tempo a digitare a nostra volta nelle stringhe di ricerca le ipotesi possibili per verificarne l’efficacia in termini di diffusione dell’utilizzo (esistono online dei veri e propri elenchi da poter consultare).

Inoltre, monitorare un hahstag è utile non soltanto per la lead generation, ma soprattutto per il reputation management, visto che ogni hashtag di solito è correlato al relativo brand. Gli hashtag aiutano nell’analisi dei contenuti e permettono di cogliere l’ironia, il sarcasmo o semplicemente il tono di voce che si cela dietro un post.
Tuttavia, quando si avvia una campagna usando uno specifico hashtag, bisogna fare attenzione a non ottenere l’effetto contrario: l’hashtag può diventare uno strumento per prendere in giro il brand e non per comunicare con i fan. In questi casi avviene il cosiddetto “hackeraggio dell’hashtag”, una pratica comune su Twitter che avviene quando l’hashtag viene utilizzato con intenti differenti rispetto a quelli per cui era stato originariamente pensato, ad esempio per sferrare attacchi o per fare del sarcasmo.

Usare gli
hashtag
nel modo
giusto:

Prima di tutto non cadete nell’errore di inserirne troppi. Oltre a rallentare la lettura, troppi possono catalogare il post come spam. Pensate a quali sono i più pertinenti per il vostro business e distribuiteli bene nei vostri post social per non perdere l’efficacia dell’advertising. L’unica eccezione la fa Instagram dove potete abbondare e divertirvi a trovare quelli più originali e popolari.
Per facilitare la lettura, e per essere ricordato più facilmente, è meglio che siano brevi, meglio se di una parola sola. Non essendo divise dallo spazio, più parole possono rallentarne la comprensione. In questo caso è bene distinguerle con delle maiuscole.
Bisogna inserire il nome del brand nell’hashtag?
Il marketing è diviso in due categorie: le grandi aziende e le piccole aziende. Le prime non hanno bisogno di inserire un hashtag con il nome del proprio brand e molte preferiscono utilizzare il proprio slogan. Ma le piccole aziende? Soprattutto agli inizi, sarà sicuramente utile condividere sui social un hashtag con il nome della propria azienda. Accompagnatelo con alcuni hashtag “descrittivi” che daranno un’idea generale della vostra identità.

In definitiva: grazie agli hashtag, le aziende possono infatti utilizzare i social network per lanciare le proprio campagne spostando l’attenzione degli utenti sui temi di interesse, offrendo ai potenziali clienti di esprimere il proprio punto di vista e di interagire con altri che hanno scritto sullo stesso argomento. Un ottimo modo per fare branding o per conoscere il sentimento della rete su un particolare tema. L’hashtag è un potente strumento nelle nostre mani, un alleato per il nostro successo ed è importante sfruttarlo con intelligenza per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.